Deutsche Bank: il crollo delle azioni è in arrivo?

La politica tariffaria del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è tornata a essere al centro dell'attenzione sui mercati azionari da venerdì. Potrebbero essere imposti nuovi dazi sulle importazioni cinesi. Pertanto, la nuova settimana di contrattazioni sarà probabilmente più volatile. Questo vale anche per le azioni di Deutsche Bank, che di recente non sono riuscite a superare un ostacolo fondamentale.
Trump minaccia di nuovo la Cina con nuovi dazi, questa volta del 100%. Questo ha causato una svendita a Wall Street venerdì: l'S&P 500 ha perso il 2,7% e il NASDAQ 100, a forte vocazione tecnologica, addirittura il 3,6%. Ieri Trump ha fatto marcia indietro in un post sulla sua piattaforma social, Truth Social.
All'inizio della settimana, i mercati azionari dovranno prima elaborare questi sviluppi. Le azioni di Deutsche Bank sono in rialzo nel pre-mercato, ma la situazione potrebbe cambiare rapidamente una volta che le contrattazioni saranno ufficialmente aperte. È probabile che la volatilità aumenti questa settimana.
Venerdì, il titolo non è riuscito nuovamente a superare la media mobile a 50 giorni a 30,60 €. Se il prezzo dovesse effettivamente scendere nei prossimi giorni, la prima linea di difesa si trova al livello di supporto a 29,63 €. La media mobile a 100 giorni a 27,99 € è ancora lontana.
Rispetto ad altri titoli del settore bancario europeo, Deutsche Bank vanta attualmente una valutazione moderata. Il rapporto prezzo/utili (P/E) al 2026, pari a 9, è inferiore alle previsioni del gruppo di riferimento (10). Il rapporto prezzo/valore contabile (P/B) di 0,8 indica addirittura una sottovalutazione assoluta e relativa.
I prossimi giorni riveleranno la direzione intrapresa dal titolo, che il grafico migliori o meno. Nel medio termine, il titolo rimane interessante, anche grazie alla sua valutazione. Un nuovo impulso arriverà probabilmente dai dati trimestrali del 29 ottobre. Gli investitori dovrebbero assolutamente rimanere fermi.
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