Cinque bambini muoiono per ipotermia a Gaza nelle ultime ore
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
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Wafa, che cita fonti sanitarie, nelle ultime ore almeno cinque bambini sono morti per ipotermia a Gaza, colpita da un'ondata di freddo polare. Il direttore dell'ospedale di beneficenza Friends of the Patient, Saeed Salah, ha dichiarato all'agenzia di stampa Sanad che quattro delle vittime (tre delle quali avevano appena due mesi) sono morte a Gaza City "a causa del freddo intenso e della mancanza di un riparo" poche ore dopo il loro ricovero in ospedale questa mattina presto.
"Sono arrivati con una temperatura molto bassa, come se fossero blocchi di ghiaccio, e hanno subito un calo della circolazione sanguigna, che influisce sull'intero processo respiratorio, nonché sul funzionamento dei reni, del fegato e del cervello", ha spiegato. Salah ha inoltre riferito della morte di un quinto neonato nelle prime ore di martedì, identificato come Sham Yousef Al Shambari, di poco più di un mese, deceduto all'interno della sua tenda nella zona umanitaria di Al Mawasi, nel sud della Striscia.
Il primario del reparto pediatrico dell'ospedale Nasser, Ahmed al Farra, ha avvertito che il numero di decessi tra i neonati continuerà ad aumentare , poiché non riescono a sopportare il calo delle temperature senza "riscaldamento, coperte e vestiti". Wafa ha inoltre riferito che almeno altri tre neonati versano in condizioni critiche a causa del freddo intenso. Nonostante il cessate il fuoco, la maggior parte degli abitanti di Gaza vive ancora in tende o rifugi di fortuna circondati dalle macerie, senza riscaldamento né risorse sufficienti per far fronte alle basse temperature.
A questo proposito, il direttore dell'ufficio stampa governativo dell'enclave, Ismail Al Thawabtah, ha chiesto in una dichiarazione ai mediatori e alla comunità internazionale di adottare "misure urgenti per fornire case mobili come rifugio temporaneo per le oltre 280.000 famiglie palestinesi che hanno perso le loro case", nonché l'ingresso di "combustibile per fornire riscaldamento e proteggere i bambini innocenti". Secondo le autorità palestinesi, da gennaio almeno una dozzina di bambini sono morti di ipotermia nella Striscia di Gaza. Molte di queste morti sono avvenute ad Al Mawasi, un quartiere affollato di sfollati che vivono anch'essi in tende dopo essere rimasti senza casa a causa dei bombardamenti israeliani.
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