Guillermo Valencia denuncia 97 omicidi di sindaci nel Michoacán

In una cerimonia tesa e simbolica, il deputato Guillermo Valencia, del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI), ha alzato la voce durante il giuramento di Grecia Quiroz come sindaco ad interim di Uruapan. Il suo intervento non solo ha infranto il protocollo, ma ha anche sollevato preoccupazioni su un problema ricorrente nel Michoacán: la violenza politica.
Il legislatore ha colto l'occasione per sottolineare che, durante i governi della cosiddetta Quarta Trasformazione, il Michoacán ha assistito a un numero agghiacciante di omicidi ai danni delle autorità locali.
Con tono fermo e visibile fastidio, Guillermo Valencia ha ricordato ai presenti che il recente assassinio del sindaco Carlos Manzo non è stato un episodio isolato. Secondo il deputato, si tratta del decimo sindaco ucciso durante l'attuale amministrazione e del 97° se si includono i casi della precedente amministrazione.
"Rimanderò l'intensità a più tardi, e lo faccio per rispetto della signora Grecia e di tutti coloro che hanno accompagnato Carlos Manzo nella sua lotta. Ma è il decimo sindaco assassinato finora nell'attuale amministrazione; il che fa 97 se aggiungiamo gli 87 della precedente amministrazione", ha dichiarato ai presenti.
Le sue parole generarono un profondo silenzio nella stanza, interrotto solo da mormorii di preoccupazione.
Michoacán è stato uno degli stati più colpiti dalla violenza politica in Messico. La combinazione di criminalità organizzata, debolezza istituzionale e conflitti locali ha lasciato una scia di omicidi che sembra infinita.
Nel corso dell'evento, Valencia ha sottolineato che questa tendenza non fa distinzioni tra i colori o le ideologie dei partiti e che sia i governi di Morena sia quelli degli altri partiti non sono riusciti a garantire la sicurezza dei loro rappresentanti comunali.
Il deputato ha anche confrontato i dati attuali con quelli delle precedenti amministrazioni. Secondo le sue dichiarazioni, 77 sindaci sono stati assassinati durante le amministrazioni PAN e PRI, guidate rispettivamente da Felipe Calderón ed Enrique Peña Nieto, un numero superato durante le amministrazioni Morena.
Il riferimento diretto alle amministrazioni 4T, sia quella di Andrés Manuel López Obrador che quella di Claudia Sheinbaum, è stato un messaggio chiaro: la violenza politica, lungi dal diminuire, sembra essere aumentata.
Il contesto non avrebbe potuto essere più simbolico. La denuncia è stata presentata a Uruapan, una città che ha recentemente vissuto l'assassinio del sindaco Carlos Manzo, un politico vicino a diversi settori sociali e noto per i suoi rapporti con il sindacato dei trasporti.
Durante la cerimonia, familiari, funzionari e cittadini hanno reso omaggio al sindaco, mentre il nuovo sindaco ad interim, Grecia Quiroz, ha accettato la sfida di guidare un comune segnato dall'insicurezza.
Guillermo Valencia ha concluso il suo intervento con un forte appello allo Stato messicano affinché ponga fine all'impunità. "Non possiamo normalizzare l'omicidio delle nostre autorità locali. Ogni sindaco ucciso rappresenta un fallimento del sistema di sicurezza e giustizia", ha avvertito.
Il suo messaggio è stato sostenuto da numerosi partecipanti che hanno chiesto misure concrete per proteggere i funzionari comunali, soprattutto nelle regioni in cui la criminalità organizzata è fortemente presente.
Le dichiarazioni di Valencia riaccendono un tema ricorrente negli ultimi anni: la vulnerabilità dei leader locali alla violenza. Con 97 sindaci assassinati, secondo il suo conteggio, Michoacán è uno degli stati più pericolosi al mondo per chi ricopre cariche pubbliche.
La denuncia potrebbe anche raggiungere il livello nazionale e fare pressione sul governo federale affinché riveda i protocolli di sicurezza per i dipendenti pubblici comunali.
Mentre il Paese prosegue con dibattiti e campagne politiche, in regioni come il Michoacán persiste un silenzio scomodo: il silenzio delle famiglie che hanno perso i loro leader comunitari. La voce di Guillermo Valencia, al di là delle controversie di parte, ha riportato in primo piano una domanda che risuona con crescente forza: chi protegge chi governa?
La Verdad Yucatán



