Shoemaker Clergerie di nuovo in amministrazione controllata
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L'iconica azienda di calzature Clergerie, simbolo del savoir-faire francese e in difficoltà da anni, è stata nuovamente posta in amministrazione controllata il 4 dicembre, secondo un annuncio del tribunale commerciale di Romans-sur-Isère consultato mercoledì 26 febbraio dall'agenzia di stampa AFP.
Clergerie era già stata posta in amministrazione controllata nel 2023, prima di essere rilevata nello stesso anno da un'azienda californiana, a costo di delocalizzare parte della produzione e tagliare posti di lavoro.
L'azienda fondata nel 1981 a Romans-sur-Isère (Drôme) da Robert Clergerie è insolvente dal 2 dicembre, ha stabilito il tribunale commerciale di Romans nella sua sentenza. La notizia è stata resa nota dal sito specializzato FashionNetwork.
Titan Footwear, filiale del gruppo americano Titan Industries che ha rilevato Clergerie, aveva promesso nel 2023 di mantenere "una produzione minima nei laboratori romani", affidandosi però a un'azienda spagnola le cui "collaborazioni sono in India, Cina e Marocco" per delocalizzare parte della produzione.
A metà del 2023, l'azienda si era impegnata a mantenere solo una parte del suo personale: una trentina di posti di lavoro (su circa 90) per la parte produttiva, una decina (su circa 20) per la progettazione e il marketing e una ventina (su più di 30) per il marketing del prodotto.
Clergerie, che durante la sua epoca d'oro esportò le sue scarpe a Hollywood e vestì i piedi di Lauren Bacall e Madonna, fu una delle ultime a produrre scarpe in pelle nella sua fabbrica in Francia, proprio come Paraboot, JM Weston e Heschung.
Ma il produttore di calzature ha sofferto la sfavorevole congiuntura economica che ha colpito duramente il settore del prêt-à-porter negli ultimi anni.
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