Causa intentata contro il Vernon Cadet Camp per presunti abusi sessuali nel 2007
Quasi due decenni dopo aver frequentato il programma giovanile del Vernon Cadet Camp , un ex cadetto si è fatto avanti denunciando abusi.
Secondo i documenti depositati in tribunale la scorsa settimana, il querelante, identificato solo come GAC, sostiene di essere stato aggredito fisicamente e sessualmente da un capo cadetto nel 2007. Il presunto colpevole non è stato identificato.
La causa civile nomina come imputati la Lega dei Cadetti dell'Esercito del Canada, i gestori del Campo dei Cadetti di Vernon e il Procuratore Generale del Canada. Sostiene che le organizzazioni hanno mancato al loro dovere di proteggere i giovani affidati alle loro cure.
"Gli imputati avevano l'opportunità e il dovere di ispezionare e/o indagare quando sapevano o avrebbero dovuto sapere che si stavano verificando abusi sessuali e fisici, aggressioni e percosse", si legge nella richiesta.
Sostiene inoltre che gli imputati avevano l'autorità, le risorse e la responsabilità di prevenire tali incidenti attraverso un'adeguata supervisione.
In una dichiarazione rilasciata a Global News, l'Army Cadet League of Canada ha affermato che le Forze armate canadesi (CAF) sono responsabili delle operazioni e del personale presso il Vernon Cadet Training Centre.
"La Lega dei Cadetti dell'Esercito del Canada è sempre preoccupata per qualsiasi danno che possa derivare a un cadetto. Tuttavia, la Lega non ha alcuna responsabilità per il danno lamentato dal querelante e si difenderà di conseguenza", ha affermato.
La CAF non ha risposto alla richiesta di commento in tempo per la pubblicazione.
Questa non è la prima accusa del genere che coinvolge il Vernon Cadet Camp. Nel 2023, un altro ex cadetto ha intentato una causa civile sostenendo di essere stato adescato e violentato da un capitano del campo negli anni '70.
Sandra Kovacs, avvocato processualista di Kazlaw che rappresenta uno degli attori, afferma che il suo cliente è profondamente turbato dalle ultime accuse.
"È scioccato dal fatto che, circa 30 anni dopo i suoi abusi, un altro bambino abbia subito abusi", ha detto Kovacs. "Allo stesso tempo, non è poi così scioccato".
Kovacs sottolinea come una delle principali preoccupazioni sia la mancanza di tutele istituzionali nelle organizzazioni che si occupano dei giovani.
"Esistono ben poche misure per garantire solide garanzie contro il rischio di abusi sessuali su minori", ha affermato. "Sappiamo che molti bambini vengono accolti tramite queste istituzioni".
L'ultima causa sostiene che, a seguito della presunta violazione del dovere, il querelante ha subito lesioni, danni e spese a lungo termine.
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