Carney afferma che il Canada raggiungerà l'obiettivo di spesa NATO del 2% entro marzo
Affermando che l'era del predominio degli Stati Uniti sulla scena mondiale è finita, lunedì il Primo Ministro Mark Carney ha impegnato il suo governo a raggiungere l'obiettivo di riferimento della NATO del due percento del prodotto interno lordo del Paese entro la fine dell'attuale anno fiscale a marzo.
Il primo ministro ha illustrato la sua visione di un Canada che si avvicini sempre di più agli alleati europei in un discorso tenuto questa mattina a Toronto.
"Siamo stati fianco a fianco con gli americani durante la Guerra Fredda e nei decenni successivi, quando gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo dominante sulla scena mondiale. Oggi, quel predominio è un ricordo del passato", ha detto Carney a un pubblico di pensatori di politica estera, funzionari della sicurezza nazionale e dirigenti aziendali dell'industria della difesa.
Carney ha affermato che il mondo si trova a un punto di svolta, un momento cruciale, e che è giunto il momento per il Canada di tracciare la propria strada.
"Gli Stati Uniti stanno iniziando a monetizzare la loro egemonia: facendo pagare l'accesso ai loro mercati e riducendo il loro contributo relativo alla nostra sicurezza collettiva", ha affermato Carney.
Parallelamente, le rotte commerciali, le alleanze, i sistemi energetici e persino l'intelligence stessa del mondo vengono riorganizzate. Le grandi potenze emergenti sono ora in competizione strategica con l'America. Un nuovo imperialismo incombe. Le potenze medie competono per interessi e attenzione, sapendo che se non saranno al tavolo, saranno sul menu.
Una fonte federale di alto livello che ha parlato con Radio-Canada ha affermato che l'elemento più importante dell'annuncio di lunedì sarà la presentazione di una nuova strategia industriale per la difesa, che si concentrerà sulla soddisfazione delle esigenze dell'esercito canadese attraverso una produzione nazionale.
Carney ha ribadito gli impegni presi durante la campagna elettorale per il riarmo dell'esercito canadese con nuovi sottomarini, veicoli blindati, droni e altre tecnologie. Non ha fornito ulteriori dettagli durante il discorso.
Si prevede anche che i militari otterranno un aumento di stipendio, promesso dai liberali durante l'ultima campagna elettorale.
Inoltre, si prevede che il governo liberale integri completamente la Guardia Costiera canadese nel Dipartimento della Difesa Nazionale, come fanno altri paesi. La Guardia Costiera è attualmente un'agenzia operativa speciale del Dipartimento della Pesca, con un budget annuale di 2,5 miliardi di dollari.
Nelle ultime due settimane i ministri federali hanno segnalato in modo discreto la strada verso un impegno del due per cento.
L'ex capo della NATO, George Robertson, intervenendo il 1° giugno al programma Rosemary Baron Live della CBC, ha affermato che il ministro dell'Industria Mélanie Joly gli aveva assicurato che il Canada avrebbe raggiunto l'obiettivo dell'alleanza, concordato per la prima volta nel 2014, entro la fine dell'anno.
La scorsa settimana, presso la sede della NATO a Bruxelles, il ministro della Difesa David McGuinty ha fatto sapere che Carney avrebbe affrontato gli obiettivi di spesa per la difesa del Canada prima del prossimo vertice dei leader all'Aia.
Per raggiungere l'obiettivo del due per cento della NATO sarebbe necessario un investimento compreso tra 18 e 20 miliardi di dollari.
Nel suo discorso, Carney ha affermato che il Canada sottoscriverà l'impegno della NATO per l'industria della difesa. Lo scorso anno, la NATO ha affermato di volere che i suoi membri sviluppino piani nazionali per rafforzare la capacità dei rispettivi settori dell'industria della difesa, un concetto con cui il Canada ha lottato – o addirittura evitato – per decenni.
"Il nostro obiettivo è ottenere impegni concreti da parte dei nostri alleati per fornire alla NATO la determinazione necessaria per scoraggiare le aggressioni e proteggere da tutti gli avversari in ogni ambito", ha affermato Carney. "Il nostro obiettivo è proteggere i canadesi, non accontentare la NATO".
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