Il ministro respinge i dubbi degli Stati Uniti sulla "super ambasciata" cinese a Londra, mentre i conservatori mettono in guardia contro la "base di spionaggio"

Un ministro ha smentito le preoccupazioni degli Stati Uniti circa il progetto di una "super ambasciata" cinese nei pressi dei quartieri finanziari di Londra.

Peter Kyle ha dichiarato al programma Sunday Morning with Trevor Phillips di Sky News che le questioni relative alla sicurezza saranno "gestite con attenzione nel processo di pianificazione".

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Secondo il Sunday Times, la Casa Bianca ha messo in guardia Downing Street dal progetto di una grande ambasciata presso la Royal Mint Court.

Il sito si trova tra i centri finanziari della City di Londra e di Canary Wharf e vicino a tre centri dati, il che solleva preoccupazioni circa il rischio di spionaggio.

Interpellato sul parere del governo in merito al rischio, il signor Kyle ha dichiarato: "Queste questioni saranno affrontate con attenzione nel processo di pianificazione.

"Ma giusto per rassicurare la gente, abbiamo a che fare continuamente con ambasciate e questo genere di problemi infrastrutturali.

"Abbiamo molta esperienza e siamo costantemente consapevoli di questo tipo di problematiche, non solo quando vengono costruiti nuovi edifici, ma in ogni momento."

Ha aggiunto che l'America e la Gran Bretagna "condividono informazioni di intelligence in modo iterativo" e se sollevano problemi di sicurezza durante il processo di pianificazione "daremo loro una risposta esaustiva".

Tuttavia, il ministro ombra degli Interni Chris Philp ha affermato di condividere le preoccupazioni degli Stati Uniti.

Ha detto a Trevor Phillips: "Sono d'accordo con gli Stati Uniti. Pensiamo che sia un rischio per la sicurezza del governo.

I conservatori sono stati molto chiari. Non dovremmo permettere ai cinesi di costruire la super ambasciata. È probabile che diventi una base per le loro attività di spionaggio paneuropee.

Ha aggiunto che sotto i siti ci sono cavi che collegano la City di Londra a Canary Wharf e che questi potrebbero essere intercettati.

Sky News ha contattato l'ambasciata cinese per un commento.

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Da quando ha acquistato l'edificio della Royal Mint, di fronte alla Torre di Londra, nel 2018, la Cina ha tentato di rivedere i progetti.

La proposta per l'ambasciata, che sarebbe la più grande della Cina in Europa, era stata precedentemente respinta dal consiglio di Tower Hamlets nel 2022.

Tuttavia, Pechino lo ha ripresentato ad agosto, dopo la vittoria del partito laburista alle elezioni, e i piani sono stati "richiesti" da Angela Rayner, vice primo ministro e segretario per l'edilizia abitativa.

Ciò significa che verrà nominato un ispettore per svolgere un'indagine sulla proposta, ma la decisione finale spetta al governo centrale e non all'autorità locale.

A febbraio e marzo si sono svolte sul posto due grandi proteste, alle quali, secondo gli organizzatori, hanno partecipato migliaia di persone.