Gettano farmaci israeliani nel cestino, poi le scuse. Ma la Asl apre un'indagine

Una dottoressa e un'infermiera prendono un farmaco prodotto da una multinazionale israeliana, la Teva, e dopo averci scarabocchiato qualcosa sopra con una penna lo gettano in un cestino dei rifiuti. È quanto si vede in due video identici che sarebbero stati girati all'interno della Casa della Salute di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo, e che, diffusi sui social, hanno scatenato diverse reazioni.
La Asl Toscana sud est ha avviato degli accertamenti interni per ricostruire l'accaduto e si riserva di procedere con "ogni azione utile a tutela della propria immagine e del personale che opera quotidianamente con impegno, dedizione e correttezza". Nella nota, la Asl sottolinea inoltre che le riprese non sono state autorizzate né condivise dall'Azienda e precisa che le due persone riprese sono un medico di medicina generale e un'infermiera dipendente di una cooperativa esterna.
La dottoressa Rita Segantini e l'infermiera Giulia Checcacci, le due sanitarie toscane protagoniste del video, hanno poi rilasciato un altro video in cui si scusano. Sulla vicenda la Asl Toscana Sud Est ha aperto un'indagine interna e ha emesso un comunicato dove prende le distanze.
Le due sanitarie spiegano che il gesto "faceva parte di una campagna più ampia" e precisano che i farmaci sono campioni gratuiti non acquistati con fondi pubblici. Si tratta di integratori di sodio e potassio e di salviette che sono stati recuperati dopo il video, che aveva scopo dimostrativo.
Le due, che hanno chiesto l'assistenza di un legale, precisano che non si tratterebbe comunque "di un corretto smaltimento" e che il materiale "non sarebbe stato mai gettato via". Entrambe dichiarano che le riprese sono avvenute circa un'ora dopo la fine dell'orario di lavoro quando tutte le mansioni erano state svolte. Concludono esprimendo il loro "profondo dispiacere per il fraintendimento creato" chiedendo scusa per l'accaduto.
ansa