Napoli, la piscina Scandone e il filo rosso partito con l’Universiade

Ernesto Testa, chi era costui? Storia semiseria, o terribilmente seria, d’un mistero all’italiana. Ernesto Testa era un operaio che ha avuto il privilegio e l’onore di tuffarsi nel dicembre del 1982 nella "Scandone", chiusa da dieci anni e mezzo. Uno dei tanti scandali napoletani. Entrerà nella storia la fotografia con un’auto nella vasca della piscina, abbandonata, distrutta, un po’ come oggi è il palazzetto Mario Argento. Costruita nel 1963, quando ospitò i Giochi del Mediterraneo, ristrutturata negli Anni 80, la "Scandone" rappresenta per ciò che è nel suo genere - per grandezza, capienza e morfologia "dell’architettura dell’acqua" - un patrimonio di Napoli. Felice Scandone, avellinese, primo portiere della squadra di calcio del Naples. Ha allenato il Napoli alla fine degli Anni 20; ha poi fondato e diretto il trisettimanale "Mezzogiorno Sportivo". È ricordato anche per aver diretto la prima radiocronaca ufficiale del calcio Napoli. E a lui è intitolato l’impianto che divenne fatiscente negli Anni ‘70 prima di una lunga chiusura e la riapertura nell’82.
Ne hanno fatto, e ne fanno la loro casa, Posillipo, Canottieri, Acquachiara, Rari Nantes, Cesport e tutte le squadre di pallanuoto napoletana. Durante la XXX edizione delle Universiadi di Napoli, la "rivoluzione", con tanto di restyling: nuova vasca coperta da una tensostruttura, nuovo impianto d’illuminazione e di condizionamento, nuova la Scandone, il caveau del Posillipo che ci ha vinto coppe dei Campioni e scudetti. La Scandone ora è un gioiello, si porta appresso il bel tempo che fu - due Final Four di Champions League (1997 e 1999), due finali di Euroleague (2005 e 2010), una di euro Cup (2015) - e ciò che è tornato ad essere. L’International swimming League, con i campioni di nuoto di Tokyo 2021, a partire da Federica Pellegrini, e le gare di nuoto e pallanuoto dell’Universiade. Intanto, la Nazionale italiana di nuoto in acque libere ha fatto del Golfo il suo habitat naturale e molti dei medagliati mondiali si allenano in quello che è ora un Centro tecnico Federale di eccellenza secondo un accordo della Federnuoto con il Comune di Napoli, che ha fatto partire il progetto di ristrutturazione. La Scandone è il fiore all’occhiello con la nazionale femminile di pallanuoto allenata da Carlo Silipo che a Napoli ha preparato le Olimpiadi di Parigi. E alla domenica, migliaia di bambini sugli spalti per gare regionali e interregionali. C’è un futuro...
La Gazzetta dello Sport