Scontro Musk-Trump: NASA cerca alternative a SpaceX?

Anche se è stata una dichiarazione istintiva per rispondere alla provocazione di Donald Trump, Elon Musk potrebbe realmente interrompere ogni collaborazione con la NASA. Secondo il Washington Post, l’agenzia spaziale e il Pentagono avrebbero avviato discussioni sulla ricerca di alternative a SpaceX, ma al momento non ci sono soluzioni praticabili.
Possibili candidati per rimpiazzare SpaceXElon Musk ha pubblicamente criticato il disegno di legge che prevede vari tagli fiscali. Donald Trump ha risposto affermando che il modo più semplice per risparmiare miliardi di dollari è annullare tutti i contratti con SpaceX. Musk ha quindi minacciato di ritirare le navicelle Dragon, ma ha subito cambiato idea (il post originale su X è stato eliminato).
Alcuni funzionari della NASA e del Pentagono hanno evidenziato i rischi associati all’eccessiva dipendenza da SpaceX. L’azienda di Musk è attualmente l’unica in grado di portare gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale. Le navicelle Dragon sono utilizzate anche per il trasporto dei rifornimenti e delle apparecchiature scientifiche, ma questo compito potrebbe essere affidato anche alle navicelle Cygnus di Northrop Grumman.
Secondo le fonti del Washington Post, il governo avrebbe contattato almeno tre aziende: Rocket Lab, Stoke Space e Blue Origin. Rocket Lab produce i razzi Electron (operativo) e Neutron (non operativo). Stoke Space produce il razzo Nova (non operativo), mentre Blue Origin produce il razzo New Glenn (non operativo).
Un altro razzo già operativo è Vulcan Centaur di United Launch Alliance, ma è stato usato solo due volte nel 2024. Ci sarebbe inoltre Sierra Space che produce la navicella Dream Chaser, utilizzabile per missioni cargo e umane, ma è ancora in test. Il CEO ha dichiarato che l’azienda è pronta a fornire supporto per la ISS.
La navicella che doveva affiancare le Dragon di SpaceX è Starliner di Boeing. Come è noto, la prima missione con astronauti a bordo è fallita. Per la prossima si dovrà attendere il 2026. Al momento solo SpaceX può portare astronauti e rifornimenti sulla ISS in maniera affidabile.
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