Cdm, Forza Italia: "Tassare i buyback non ha senso, per quattro ragioni"


Maurizio Casasco
Forza Italia ribadisce il suo no a nuove tasse e lo fa nel giorno in cui il Consiglio dei ministri esamina l'ipotesi di una nuova tassazione sul buyback. "Il buyback - riacquisto di azioni proprie - è un’operazione compiuta dalle aziende sane in tutti i principali paesi con economia di mercato", sottolinea ad Affaritaliani il responsabile economico di Forza Italia Maurizio Casasco. "Per l’azionista è un’operazione tipicamente complementare (ma può anche essere alternativa) al dividendo. La tassazione si applica al capital gain (posto che ci sia), al 26% in Italia e quindi è equivalente a quella applicata al dividendo o migliore nel caso non ci sia capital gain. Per il mercato è un’operazione molta attrattiva: quando si paga il dividendo il prezzo dell’azione diminuisce proporzionalmente (prezzo ex dividend) perché la ricchezza dell’azienda diminuisce dello stesso valore. Quando invece si annuncia un buyback il prezzo delle azioni cresce: perché? Per due ragioni: 1. Diminuendo il numero di azioni l’utile per azione (il valore intrinseco) aumenta in misura matematicamente proporzionale. 2. il ritorno per l’azionista (dividendo + buyback) aumenta e il titolo azionario (sempre parametrato in sul rendimento del titolo obbligazionario) si apprezza di conseguenza".
Casasco spiega: "Tassare i buyback non ha senso, per quattro ragioni:
1. Si penalizza il risparmiatore che ha investito in azioni, merce rara nel mercato italiano con un mercato azionario di piccole dimensioni e si disincentiva l’investimento futuro, proprio nel momento in cui serve più capitale di rischio per finanziare la crescita e la transizione tecnologica.2. si penalizza RETROATTIVAMENTE il valore e quindi l’attrattiva delle aziende virtuose che hanno annunciato buyback.
3. si scoraggiano e allontano gli investitori istituzionali internazionali (di cui tanto abbiamo bisogno per sostenere il nostro sviluppo) che, ancora una volta, vedrebbero l’Italia come Paese poco affidabile - dopo il grande merito del Governo di aver garantito stabilità, occupazione, rating e spread straordinari rispetto a Germania e Francia -, in quanto si allontana dagli standard internazionali, anche retroattivamente. 4. si penalizzano i fondi pensione e quindi, indirettamente, i cittadini, incentivando, di conseguenza, gli investimenti esteri (il contrario di quel che è desiderabile e che, a parole, chiede il governo, anche con misure forti quali il ricorso al golden power).E infine, per quanto riguarda le banche, in tempi recenti il Governo ha siglato un accordo con l'Abi, che, nei fatti, verrebbe smentito", conclude il responsabile economico azzurro.
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