Urbanistica milanese nel caos: cantieri bloccati e miliardi di investimenti in bilico

Milano è al centro di una vera bufera urbanistica che sta mettendo a dura prova il settore delle costruzioni e gli investimenti, pubblici e privati. Decine di cantieri sono fermi, con il rischio concreto che miliardi di euro destinati a opere infrastrutturali e di riqualificazione urbana rimangano sospesi.
Milano immobiliare in stallo: cantieri bloccati e miliardi di investimenti a rischioNon si tratta solo del blocco di progetti per centinaia di milioni di euro, ma di un’intera fase di arresto che interessa sia opere già concluse sia quelle ancora in fase di progettazione. L’inchiesta della Procura ha infatti creato un concreto pericolo di bloccare lo sviluppo immobiliare di Milano, città che negli ultimi dieci anni, a partire dall’Expo 2015, ha attratto investimenti per circa 35 miliardi di euro, trasformandosi rapidamente nella cosiddetta “città dei grattacieli”.
Come riportato da Il Messaggero, tra il 2015 e il 2024 sono stati realizzati 17 milioni di metri cubi di abitazioni e 29 milioni di metri cubi di edifici non residenziali, con un aumento dei prezzi del mattone del 50%. Attualmente, circa 150 cantieri sono fermi e diversi progetti restano solo sulla carta, mettendo a rischio la rigenerazione dei 182 chilometri quadrati del territorio milanese.
Uno studio di Scenari Immobiliari segnala che sono a rischio investimenti potenziali per 12 miliardi di euro, a cui si aggiungono ulteriori 26 miliardi di ricadute sull’economia locale, che coinvolgono comparti come mobili e servizi. A tutto questo si sommano le conseguenze sul fronte dell’occupazione e delle entrate per il Comune, stimate tra i 60 e gli 80 milioni di euro l’anno.
Famiglie sospese e appelli per la ripresa: tra inchieste e richieste di chiarezza normativaTra le vittime dirette di questo blocco ci sono i cittadini che hanno acquistato casa “sulla carta”, ma che ora si trovano senza alcuna certezza o proprietà reale. Filippo Borsellino, portavoce del Comitato delle Famiglie sospese, ha dichiarato all’Ansa che la situazione coinvolge circa 4.500 nuclei familiari e che, al momento, sono proprio le famiglie a pagare il prezzo più alto, una condizione che definisce intollerabile.
Federico Filippo Oriana, presidente di Aspesi Unione Immobiliare, ha chiesto all’Adnkronos maggiore chiarezza normativa e riforme rapide, avvertendo che senza interventi la rigenerazione urbana rischia un blocco grave, con fuga di capitali, carenza di alloggi e danni all’immagine di Milano.
Il Comitato delle Famiglie sospese ha recentemente chiesto un tavolo di confronto con istituzioni e tecnici per trovare una soluzione condivisa, riconoscendo però l’importanza del lavoro della Procura e puntando a tutelare le famiglie coinvolte senza interferire con la giustizia.
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