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Oakley Meta: come funzionano gli occhiali smart con IA e fotocamera migliorata (e quanto costano)

Oakley Meta: come funzionano gli occhiali smart con IA e fotocamera migliorata (e quanto costano)

Da ottobre 2023 a febbraio 2025, EssilorLuxottica ha venduto oltre due milioni di Ray-Ban Meta, gli occhiali smart nati dalla collaborazione con Meta, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg.

Un successo che ha ridefinito le aspettative nel settore della tecnologia indossabile, grazie alla combinazione tra estetica classica e intelligenza artificiale integrata.

“Un paio di occhiali sarà la principale piattaforma digitale in grado di rispondere ai nostri bisogni quotidiani” aveva detto Francesco Milleri, CEO e presidente di EssilorLuxottica, durante la presentazione dei risultati finanziari dell'anno fiscale 2024.Non sorprende, dunque, che il gruppo abbia deciso di estendere la formula vincente anche a un altro marchio iconico del proprio portafoglio: Oakley.

Nascono così gli Oakley Meta HSTN, una nuova generazione di occhiali pensata per il mondo sportivo e outdoor, che abbina un design tecnico alle funzioni della Meta AI, lo stesso assistente intelligente già rodato con i Ray-Ban.

Design sportivo e potenza AI al servizio dell’utente

Pensati per atleti, ciclisti, escursionisti e runner, gli Oakley Meta HSTN presentano una struttura robusta e componenti avanzati rispetto ai Ray-Ban Meta: una fotocamera ultra-grandangolare da 12 megapixel, in grado di registrare video in risoluzione 3K, altoparlanti open-ear migliorati, fino a 8 ore di autonomia attiva (19 ore in standby), più una custodia con batteria integrata che estende la durata di ulteriori 40 ore.

Resistenti ad acqua e calore (ma la certificazione, IPX4, non è cambiata), gli Oakley smart offrono un’esperienza pensata per chi vuole l’aiuto dell’AI senza estrarre lo smartphone.

La Meta AI per gli occhiali

È proprio l’integrazione con Meta AI a fare la differenza: l’assistente, potenziato da modelli linguistici di nuova generazione, riesce a interpretare ciò che l’utente vede o dice in tempo reale. Basta “svegliare” l’IA dicendo “Hey, Meta” e poi pronunciando domande come “Qual è la storia di questo monumento?”, “Questo ristorante è vegetariano?” o “Quante proteine contiene questo snack?” per ricevere risposte da una voce sintetica, anche in italiano.

Il sistema è in grado di riconoscere luoghi, tradurre scritte, leggere QR code e persino descrivere ciò che l’utente ha davanti, una funzione estremamente utile anche per chi ha disabilità visive.Ma la comodità di questi occhiali non si limita solo all’IA: possono essere usati per scattare foto o registrare brevi video spingendo un bottone che si trova sull’asta destra degli occhiali – una luce lampeggiante indicherà agli altri che la fotocamera/videocamera è in funzione – oppure sono perfetti per ascoltare musica o fare telefonate grazie agli speaker integrati.

Quanto costano gli Oakley Meta HSTN

I nuovi Oakley Meta HSTN saranno disponibili in preordine dall’11 luglio, anche in Italia, a 399 dollari. È prevista anche una versione in edizione limitata, con lenti Prizm Polar 24K, al prezzo di 499 dollari.

La corsa agli occhiali IA

Il lancio degli Oakley Meta HSTN si inserisce in una fase di espansione del mercato dell’intelligenza artificiale indossabile, un settore sempre più competitivo.

Se da un lato Apple e Samsung dominano ancora nel campo degli smartwatch, la vera partita si sta ora giocando sul volto, con i cosiddetti “face wearables”.

Google, che si era mossa per prima con i Google Glass, prepara il rilancio dei suoi occhiali in partnership con brand come Warby Parker e Gentle Monster, puntando su un’estetica più discreta e socialmente accettabile.

Anche OpenAI ha deciso di entrare nella corsa: l’azienda ha acquisito la startup fondata da Jony Ive per circa 6,5 miliardi di dollari, e sta sviluppando un misterioso dispositivo AI senza schermo, compatto e pensato per essere indossato o posato su una scrivania, che promette un’interazione costante e naturale con l’utente.

In questo scenario, Meta rivendica un ruolo di primo piano. Zuckerberg sostiene che gli occhiali sono la forma più intuitiva e leggera per interagire con l’AI, meglio di qualsiasi telefono o visore.

repubblica

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