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Economia e Territorio differiscono dal concetto di grande proprietario immobiliare

Economia e Territorio differiscono dal concetto di grande proprietario immobiliare

La definizione di "grande proprietario immobiliare" inclusa nella risoluzione sull'aumento dell'imposta sul trasferimento immobiliare (ITP) al 20% ha sorpreso parte del settore legale e immobiliare. Diverse associazioni e organizzazioni professionali hanno segnalato che il Dipartimento dell'Economia e il Dipartimento del Territorio e dell'Edilizia Abitativa applicano criteri diversi per determinare quando una persona fisica o giuridica è un grande proprietario immobiliare e, pertanto, è soggetta alle nuove normative governative.

La Direzione Generale delle Imposte e dei Giochi, del Ministero dell'Economia, ha pubblicato il 27 giugno una risoluzione per chiarire le modalità di applicazione del decreto legge che innalza l'imposta sul trasferimento immobiliare (ITP) al 20% per i grandi proprietari immobiliari. Questa misura, concordata tra la Generalitat e i Comuns (Comuni) a febbraio, ha suscitato una forte opposizione da parte delle imprese. La risoluzione stabilisce che l'immobile di residenza abituale non dovrebbe essere considerato un grande proprietario immobiliare, sostenendo che ciò violerebbe l'articolo 47 della Costituzione. Pertanto, si considera grande proprietario immobiliare qualsiasi persona fisica o giuridica che possieda cinque o più abitazioni all'interno della zona di mercato sotto stress, che comprende praticamente tutta la Catalogna, a condizione che nessuna di queste abitazioni sia la sua residenza abituale. Al contrario, nella normativa settoriale in materia di edilizia abitativa, l'immobile di residenza abituale è considerato un grande proprietario immobiliare.

Le ipotesi contenute nella risoluzione sull'aumento dell'ITP hanno sorpreso il settore legale e quello immobiliare.

Pertanto, una persona con cinque appartamenti (incluso quello in cui vive) è considerata un grande proprietario di immobili ai sensi della Legge sulla Locazione Urbana (LAU), ma non lo sarebbe se acquistasse o vendesse tali immobili ai fini dell'aumento dell'Imposta sul Trasferimento Immobiliare (ITP). La risoluzione relativa a questa imposta include altre differenze rispetto alle normative attualmente applicate in materia di edilizia residenziale. Ad esempio, la proprietà dell'immobile. Il Ministero dell'Economia indica che per essere considerati grandi proprietari di immobili, è necessario possedere il 100% dell'immobile. Se la quota è inferiore, coloro i cui immobili superano i 1.500 m² di superficie edificabile saranno considerati grandi proprietari di immobili. Tuttavia, secondo la LAU, è sufficiente possedere più del 50% dell'immobile.

Il Dipartimento dell'Economia spiega che le normative settoriali in materia di edilizia abitativa e tassazione sono distinte e che ciascuna può stabilire "norme specifiche in base agli scopi e alle circostanze del settore".

L'Assessorato regionale sottolinea inoltre che questi criteri interpretativi sono nati dal lavoro congiunto con l'Agenzia delle Entrate della Catalogna e da problematiche sollevate da ordini professionali e collegi. Sottolinea inoltre che il decreto legge che regola l'aumento del 20% dell'imposta sui trasferimenti immobiliari (ITP) è in fase di elaborazione in Parlamento come proposta di legge e che "saranno presi in considerazione tutti gli emendamenti presentati dai gruppi per migliorarlo".

lavanguardia

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