FineArt Igualada mette le donne al centro della fotografia

La tredicesima edizione del festival di fotografia FineArt Igualada, iniziata il 21 febbraio e che proseguirà fino al 16 marzo, ha posto le donne al centro della fotografia, sia per il tema di molte delle mostre in programma, sia perché è la prima volta nella sua storia che le fotografe donne superano in numero gli uomini.
Quest'anno, questo importante evento culturale proporrà un totale di 36 mostre distribuite in diversi spazi emblematici e unici della città. Organizzato dal Consiglio Comunale di Igualada e dall'Associazione Fotografica di Igualada, il festival è completato da 27 attività parallele, tra cui tavole rotonde, visite guidate, workshop e il Mercato del Libro Fotografico e della Fotografia, che arricchiranno l'esperienza del pubblico. Partecipano anche le scuole di design e di fotografia, che continuano a sostenere il festival per dare visibilità ai giovani talenti.
Il festival è completato da attività come tavole rotonde, visite guidate, workshop e il Mercato del libro fotografico e della fotografia.Tra le mostre di questa edizione, la più notevole è "Streghe", della fotografa Judith Prat, che esplora la caccia alle streghe nei Pirenei tra il XV e il XVII secolo attraverso una mappa visiva. Anche la produzione "Figlie senza Dio", di Núria López Torres, che affronta il tema della violenza contro le donne in Messico; o "Un gesto offerto", di Pablo Tosco, un tour di testimonianze sulle crisi umanitarie che hanno colpito il pianeta negli ultimi dieci anni. Altri fotografi degni di nota sono Carmenchu Alemán, Jordi Guillumet e Mònica Roselló.

L'edizione FineArt Igualada del 2019
EDITORIALE / Terze partiCome di consueto, FineArt sostiene anche i talenti locali e per questo ha ospitato mostre di artisti locali come Neus Aguilera, Paquita Martos e Amadeu Vila. Da segnalare anche il progetto della giovane fotografa di Manresa Nina Dato Mazo: "Donne che (non solo) puliscono", che si concentra sulla precarietà lavorativa. Inoltre, il pubblico potrà visitare una mostra che propone un percorso sul ruolo della pubblicità e della moda a Igualada tra gli anni '50 e '90, e un'altra dedicata al 15° anniversario del festival della moda Rec.0. Quest'ultima avrà sede a La Capelleta, uno dei due nuovi spazi espositivi che apriranno al pubblico quest'anno, insieme agli orti urbani del quartiere Rec.
Leggi anche Urtasun inizia la rimozione dei resti umani dai musei statali Solo Barranco
Il direttore del festival Ramon Muntané sottolinea che l'edizione di quest'anno di FineArt dimostra "la maturità e il consolidamento" del festival. "Siamo orgogliosi di avere così tanti artisti prestigiosi e un programma che combina perfettamente riflessione sociale e innovazione artistica", ha riassunto.
lavanguardia