Il CGPJ rinvia nuovamente le nomine delle camere chiave della Corte Suprema
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Il Consiglio generale della magistratura (CGPJ) ha concordato ieri trenta nomine ai vertici della magistratura, tra cui quella del giudice conservatore Juan Manuel Fernández come nuovo presidente della Corte nazionale. Ha però rinviato – ancora una volta – la nomina dei presidenti delle sezioni penale e contenzioso-amministrativa della Corte Suprema, due posizioni chiave per le quali non sono stati trovati nomi che possano sbloccare la situazione, date le discrepanze tra i blocchi progressisti e conservatori dell’organo di governo dei giudici.
L'accordo per effettuare le 30 nomine (23 della giurisdizione ordinaria e sette di quella militare) è stato stipulato martedì sera, durante la sessione plenaria tenutasi ieri, secondo fonti giudiziarie. La presidente del CGPJ, Isabel Perelló, si è mossa qualche giorno fa e ha deciso di includere nell'ordine del giorno le nomine delle sezioni civile, penale, contenzioso amministrativo e sociale della Corte Suprema, nonostante la mancanza di consenso.
L'accordo per l'esecuzione delle 30 nomine (23 della giurisdizione ordinaria e sette di quella militare) è stato raggiunto martedì seraDa allora i colloqui si sono accelerati, ma non sono stati sufficienti a sbloccare le quattro nomine, nonostante l'ostacolo risieda in due di esse: la Camera penale, incaricata di indagare e, se del caso, perseguire coloro che godono di immunità, tra cui membri del governo, senatori e deputati, tra gli altri alti funzionari, come il Procuratore generale dello Stato; e la Camera del contenzioso amministrativo, che ha il compito di controllare la legittimità delle decisioni dell'Esecutivo attraverso i ricorsi che vengono presentati.
La situazione di tensione è la seguente: i membri progressisti puntano su Ana Ferrer e Pilar Teso rispettivamente per la Seconda e la Terza Camera; mentre i conservatori vogliono che coloro che già occupano queste posizioni ad interim continuino: Andrés Martínez Arrieta e Pablo Lucas.
Leggi anche La magistratura fallisce nel compito di proporre un nuovo sistema elettorale Carlotta Guindal
Data la mancanza di consenso, la sessione plenaria del CGPJ ha deciso di promuovere almeno la nomina del magistrato conservatore Ignacio Sancho, unico candidato alla carica, a presidente della Camera civile, e della progressista Concepción Ureste a presidente della Camera sociale dell'Alta Corte.
Alla Corte nazionale, Juan Manuel Fernández venne nominato presidente, superando altri candidati come María Tardón, Enrique López ed Eloy Velasco. Inoltre, la CGPJ ha nominato il veterano giudice Alfonso Guevara presidente della Camera penale della Corte nazionale e la giudice progressista Manuela Francisca Fernández de Prado presidente della Camera d'appello della stessa corte. Ramón Gallo e Fernando Luis Ruiz sono stati nominati rispettivamente presidenti delle Camere del contenzioso sociale e amministrativo.
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