Il direttore della BBC Tim Davie si dimette a causa della controversia sul documentario di Trump

Il direttore generale della BBC, Tim Davie, e la caporedattrice di BBC News, Deborah Turness, si sono dimessi domenica sera a causa di una nota interna trapelata, secondo cui i giornalisti dell'emittente britannica avrebbero modificato un discorso pronunciato da Donald Trump il 6 gennaio 2021. La stessa emittente lo ha annunciato domenica. La modifica del discorso avrebbe fatto apparire come se Trump, appena sconfitto da Joe Biden alle elezioni presidenziali del 2020, avesse incitato alla violenza poco prima dell'attacco al Campidoglio.

Il promemoria interno, scritto da un ex membro di un comitato consultivo della BBC, è trapelato lunedì scorso dal quotidiano britannico The Daily Telegraph . In esso si afferma che un documentario di Panorama , trasmesso nell'ottobre 2024, ha "completamente tratto in inganno" gli spettatori e che le citazioni sono state "sottoposte a un duro controllo".

Il documentario, "Trump: A Second Chance?", mostra un discorso pronunciato da Trump il 6 gennaio, il giorno in cui si supponeva che i risultati delle elezioni, e quindi la vittoria del suo avversario Biden, fossero certificati. "Andremo al Campidoglio e sarò con voi e combatteremo, combatteremo come matti", avrebbe dichiarato. Secondo il promemoria, i due segmenti modificati sono incompleti. Il primo: "Andremo al Campidoglio e sarò con voi", e, in un discorso pronunciato quasi un'ora dopo: "Combatteremo, combatteremo come matti".

Nel complesso la BBC fa un buon lavoro ma sono stati commessi alcuni errori

"Nel complesso, la BBC fa un buon lavoro, ma sono stati commessi alcuni errori e, in qualità di amministratore delegato, devo assumermene la responsabilità ultima", ha dichiarato domenica sera Tim Davie a proposito delle sue dimissioni. Deborah Turness è ancora più chiara: "[Quella controversia] ha raggiunto un punto tale da danneggiare la BBC, un'istituzione che amo", ha dichiarato domenica. "La responsabilità è mia".

'Incitamento alla ribellione'

In un processo di impeachment successivo al 6 gennaio 2021, Trump è stato dichiarato colpevole dalla maggioranza del Senato degli Stati Uniti di "incitamento all'insurrezione". Tuttavia, la maggioranza non era sufficiente per l'impeachment, che nel suo caso avrebbe significato l'esclusione da cariche pubbliche (e quindi la possibilità di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2024). Trump ha interpretato questa notizia come un'assoluzione.

Durante la procedura di impeachment, diverse dichiarazioni rilasciate da Trump prima dell'attacco al Campidoglio sono state soppesate. "Devi combattere come un pazzo, o non avrai più un Paese", disse quel giorno – sebbene in seguito abbia affermato di aver inteso la parola "combattere" in senso figurato. Ha anche invitato i suoi sostenitori a farsi sentire "in modo pacifico e patriottico".