Ben oltre l'universo del paese

Tra il 2018 e il 2021, Ivan Vilela ha partecipato a un progetto di ricerca presso l'Università di Aveiro, in Portogallo, dove ha potuto approfondire gli studi sulla viola.
Oltre alle differenze tra gli strumenti portoghesi e brasiliani, ha osservato che i cordofoni portoghesi (strumenti che producono il suono dalla vibrazione di una o più corde) si sono evoluti poco nel corso dei secoli e che, sebbene si possano trovare gruppi di suonatori in diversi villaggi, alcuni non si conoscono tra loro.
In Brasile, al contrario, la viola ha acquisito maggiore importanza e ha iniziato a essere utilizzata nelle orchestre, il che ha portato al suo impiego in una varietà di contesti. Sebbene sia un elemento musicale strettamente legato alla musica country, la viola, soprattutto a partire dagli anni '90, è stata incorporata in molti stili musicali del paese.
Queste e altre storie – alcune delle quali scoperte durante ricerche condotte in Portogallo – sono riportate nel libro História e Cultura no Som da Viola, di Ivan Vilela.
Violista, compositore, arrangiatore, ricercatore e docente di viola brasiliana presso l'Università di San Paolo, Vilela è autore di altre opere che sono diventate punti di riferimento sull'argomento, come il libro Singing One's Own History – Caipira Music and Rooting (Eduso) e l'album Paisagens, del 1998.
Storia e cultura nel suono della chitarra. Ivan Vilela. Studio Editoriale (240 pagine, 78 reais)
Nell'opera pubblicata nel 2024, l'autore presenta fondamenti storici e riflessioni sullo strumento giunto in Brasile attraverso i gesuiti, agli inizi della colonizzazione.
Il fatto che la viola fosse adottata soprattutto dai musicisti delle classi più popolari fece sì, secondo lui, che la sua pratica, nel corso dei secoli, fosse poco documentata e studiata.
In questo processo di svalutazione della musica, più vicina alle manifestazioni popolari, che hanno sempre una forte tradizione orale, non può essere ignorata la prospettiva grafocentrica dell’insegnamento musicale, quella legata all’esistenza di partiture e di altri scritti.
Il ricercatore descrive come l'apprezzamento della chitarra nei centri urbani, in seguito all'arrivo della famiglia reale in Brasile nel 1808, relegò la viola a un'identità più rurale.
Nel corso della narrazione, Ivan ritrae anche esperienze personali in questo universo e critica l'aderenza – soprattutto negli ambienti accademici – alla cultura musicale europea a scapito delle tradizioni brasiliane. Ciò a cui non cede è stabilire alcun tipo di contrappunto tra la viola caipira e la musica della sertaneja.
Pubblicato nel numero 1371 di CartaCapital , il 23 luglio 2025.
Questo testo appare nell'edizione cartacea di CartaCapital con il titolo "Lontano oltre l'universo nazionale"
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