La deputata Cristina Rodrigues assolta dal caso di “blackout informatico” del PAN

La deputata di Chega Cristina Rodrigues è stata assolta oggi dal caso in cui era accusata di aver "oscurato il computer" delle e-mail del PAN quando era membro di quel partito.
Il tribunale ha ritenuto che i due reati di danneggiamento e accesso abusivo di cui la Procura aveva accusato Cristina Rodrigues non erano stati provati.
Oltre a Cristina Rodrigues, questo processo includeva un'altra imputata, Sara Fernandes, ex dipendente del PAN, accusata dalla Procura della Repubblica del reato di danneggiamento di programmi informatici o altri dati, di cui era coautrice insieme all'attuale parlamentare del Chega. Anche Sara Fernandes è stata assolta.
La corte "ritiene che le prove prodotte non siano sufficienti a dimostrare che abbiano agito nel modo descritto nell'accusa", ha affermato il giudice responsabile del caso.
In questo caso, il problema è un "blackout informatico" delle email dei leader del PAN avvenuto nel 2020, quando Cristina Rodrigues era ancora membro del partito. La Procura ha accertato che "gli imputati hanno agito deliberatamente, liberamente e consapevolmente, in conformità con un piano precedentemente elaborato, con l'obiettivo di impedire al PAN e ai suoi membri di accedere al contenuto delle email del partito", si legge nell'atto d'accusa.
"Gli imputati hanno rimosso migliaia di email dalla casella di posta in questione, sapendo di non essere autorizzati a farlo. Gli imputati miravano a impedire al partito PAN di continuare la sua attività politica, e ci sono riusciti", si legge nella sentenza.
Nelle sue conclusioni, la Procura non ha chiesto una sentenza specifica, ritenendo che "non è credibile che qualcuno si sia disaffiliato alle 10:00 di mattina un giorno e poi abbia apportato modifiche a un fascicolo alle 16:00 del giorno precedente".
Il parlamentare ha sostenuto che era sufficiente usare "un po' di buon senso" per "concludere, senza grandi sforzi di ragionamento, che c'era stato un massiccio cambio di directory e poi un'operazione di cancellazione".
Nella prima udienza di questo processo, Cristina Rodrigues ha negato i fatti contenuti nell'accusa della Procura: "Per ora, posso solo dire che respingo i fatti che mi sono stati attribuiti".
jornaleconomico