Il consiglio esecutivo dell'SNS lascia il ministro nell'occhio del ciclone
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Cronologia della caduta di un certo Almeida e dell'ascesa di un altro alla guida della direzione esecutiva del Servizio Sanitario Nazionale, sulla base delle incompatibilità di Gandra D'Almeida. Luís Montenegro accusa il ministro, PS e PSD si accusano a vicenda.
La diminuzione delle incompatibilità dell'ormai ex direttore generale del Servizio Sanitario Nazionale (SNS) ha aumentato la pressione sulla ministra della Salute, Ana Paula Martins, in una settimana in cui è stata costretta ad accettare le dimissioni di Gandra D'Almeida e a trovare un sostituto per guidare la direzione esecutiva dell'SNS.
Non appena scoppiò la polemica, attraverso un'indagine della SIC, ci si chiese se il ministro sapesse o meno che Gandra D'Almeida aveva lavorato per più di due anni come bracciante in diversi ospedali del Paese (Gaia, Guarda, Faro e Portimão, avendo ricevuto, solo per il suo lavoro in Algarve, più di 200 mila euro) quando era a capo della Delegazione Regionale Nord dell'INEM, prima di essere nominato direttore esecutivo dell'SNS.
La relazione elaborata dalla Commissione per il reclutamento e la selezione della pubblica amministrazione (CReSAP), al momento della nomina a CEO dell'SNS, segnalava, almeno in parte, l'accumulo di funzioni, ma concludeva che Gandra D'Almeida aveva il profilo "appropriato". Ed è a questa conclusione che Ana Paula Martins si è aggrappata per sottrarsi alle proprie responsabilità.
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jornaleconomico