Non c'è più posto a Silivri

Secondo Cumhuriyet, si è appreso che Türkmen era detenuto in un reparto con una capacità di 35 persone, insieme ad altre 50. È stato riferito che, a causa dell'insufficienza dei letti, alcuni prigionieri erano costretti a dormire sul pavimento e in cucina, e che vi erano anche difficoltà nell'accesso ai giornali.

È stato anche affermato che Çağlar Türkmen, durante l'interrogatorio di polizia, aveva dichiarato un reddito mensile di 55 mila TL; tuttavia, non ha potuto ricevere uno stipendio durante la sua detenzione perché non era un dipendente pubblico.

ÖZGÜR ÖZEL REAGISCE ALLA "SCORTA" Mustafa Akın, storico responsabile della guardia del corpo di İmamoğlu, è stato arrestato anche lui il 27 maggio nell'ambito della quarta ondata di operazioni dell'inchiesta. Mentre 48 proiettili appartenenti a una pistola d'ordinanza sono stati trovati in una cassaforte durante le perquisizioni effettuate nell'abitazione di Akın, i media filo-governativi hanno diffuso notizie e immagini che indicavano la presenza di una grande quantità di valuta estera nella cassaforte.

Parlando nel centesimo giorno dall'arresto di İmamoğlu, il presidente del CHP Özgür Özel ha reagito alla notizia che i proiettili registrati nel rapporto di perquisizione erano stati consegnati come se fossero stati trovati soldi, affermando: "Quando abbiamo detto che non erano stati trovati soldi nelle casseforti, ci hanno risposto: 'Non avevamo alcun filmato. Abbiamo usato un video di repertorio, scusate'. Dico sia alla persona che ha diffuso questo filmato sia a chi ha dato quell'ordine: aspettate le elezioni".

Odatv.com