La London Fashion Week affronta una svolta, ed è particolarmente entusiasmante per l'industria della moda

"La moda non riguarda solo sfilate e abiti. La moda ci offre un'anteprima del prossimo capitolo della società. È tempo di scrivere una nuova storia insieme", ha dichiarato Laura Weir , nuova CEO del British Fashion Council, alla festa estiva di ieri sera. E con ciò, ha annunciato un nuovo e particolarmente entusiasmante piano d'azione per rimettere la moda britannica – e, soprattutto, la London Fashion Week (LFW) – sulla mappa.

Dopotutto, come saprà ogni appassionato di moda, da diverse stagioni la LFW sta rapidamente perdendo talenti a favore di sfilate come Parigi e Milano, tra cui Victoria Beckham , Stella McCartney e Paul Smith.

Questo, dice Weir, "non è dovuto a una mancanza di creatività, ma alla mancanza di infrastrutture che supportino i nostri designer nel realizzare, creare, presentare e, soprattutto, affermarsi in questo Paese". Quindi, ha una soluzione. I designer iscritti non dovranno più pagare per sfilare alla London Fashion Week di settembre. Ci sarà un aumento dei finanziamenti per le borse di studio per la prossima generazione di designer. Il programma BFC NEWGEN, che ha riscosso un grande successo, si è assicurato altri tre anni di finanziamenti. E, nel tentativo di offrire agli stilisti britannici un palcoscenico globale, gli investimenti nel programma internazionale per gli ospiti della LFW sono raddoppiati.

Inoltre, sotto la guida di Sarah Mower, una delle più rispettate critiche di moda al mondo, assisteremo al pilot della BFC Fashion Assembly, che riporterà gli stilisti nelle loro ex scuole sparse in tutto il paese per ispirare la prossima generazione a prendere in considerazione una carriera nella moda.

Con l'obiettivo principale di rendere la moda britannica una missione nazionale, non concentrata solo su Londra, e di creare un ambiente in cui gli stilisti possano davvero prosperare, potremmo presto assistere a un boom della moda britannica. Speriamo.