Giovedì le principali borse asiatiche hanno registrato notevoli oscillazioni dei prezzi in diverse direzioni.

Azioni asiatiche: le speranze sui tassi di interesse guidano Tokyo e Sydney – timori normativi in Cina
Mentre Giappone e Australia hanno registrato una ripresa, i mercati commerciali cinesi hanno subito perdite.
A Tokyo, il Nikkei 225 XC0009692440 JP9010C00002 ha chiuso in rialzo dell'1,5% a 42.580 punti. L'indice di riferimento giapponese ha così compensato il calo del giorno precedente. Come il mercato azionario australiano, ha beneficiato delle aspettative di un imminente taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti. L'indice australiano S&P/ASX 200 XC0006013624, molto debole a metà settimana, ha recuperato l'1% a 8.827 punti.
La prossima riunione della Federal Reserve (Fed) statunitense è prevista per la settimana successiva. Il mercato considera quasi scontato che la banca centrale taglierà il suo tasso di interesse di riferimento per la prima volta quest'anno, seppur in misura moderata, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump chiede da mesi tagli significativi dei tassi di interesse. Nel frattempo, il rapporto mensile sul mercato del lavoro statunitense, previsto per venerdì, è di grande importanza per la politica monetaria e potrebbe quindi essere il fattore decisivo.
Il trend ribassista in Cina è proseguito giovedì. L'indice CSI 300 (CNM0000001Y0), che replica i principali titoli azionari della Cina continentale, ha perso il 2,6% a 4.343 punti, mentre l'indice Hang Seng (HK0000004322) della Regione Amministrativa Speciale Cinese di Hong Kong ha perso un altro 1,1% a 25.054 punti.
I timori di un intervento governativo hanno smorzato il sentiment. Secondo l'agenzia di stampa Bloomberg, le autorità di regolamentazione finanziaria del Paese stanno valutando misure per contrastare l'eccessiva speculazione azionaria. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che le autorità di regolamentazione possano ancora disporre di un certo margine di manovra prima di intervenire. A differenza di dieci anni fa, i significativi rialzi dei prezzi questa volta non sono stati dovuti ad acquisti di azioni da parte di ampie fasce di investitori.
Gli analisti della società di brokeraggio Citic Securities hanno sottolineato che investitori privati e aziendali facoltosi sono entrati nel mercato attraverso hedge fund e sono i principali motori della ripresa. Inoltre, il rally finora sembra essere limitato ad alcuni settori strategici, come quello dei chip, e non su larga scala. Finora quest'anno, l'indice Hang Seng HK0000004322 ha guadagnato circa un quarto, superando nettamente persino l'eccellente performance dell'indice di riferimento tedesco DAX DE0008469008. Il CSI 300 ha registrato un rialzo di quasi l'11%.
Giovedì, le azioni BYD CNE100000296 si sono distinte nel debole mercato cinese, con un calo del 3%. La casa automobilistica ha ridotto significativamente le sue previsioni di vendita per quest'anno a causa dell'intensa concorrenza sul mercato interno, secondo quanto riportato da Reuters, citando fonti vicine alla situazione. BYD aveva precedentemente riportato un calo degli utili nell'ultimo trimestre.
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