Secondo una ONG, Israele ha ucciso più di 200 persone in Iran dopo gli attacchi di venerdì.

Gli attacchi di Israele contro l'Iran hanno provocato almeno 215 morti e 648 feriti, la maggior parte dei quali civili, ha riferito domenica l'ONG Human Rights Activists in Iran.

L'organizzazione con sede negli Stati Uniti ha riferito che almeno 51 delle vittime e 31 dei feriti erano militari, sebbene abbia osservato che al momento non è noto se la maggior parte delle vittime fossero civili o militari.

Ha osservato che almeno 10 delle vittime erano scienziati e personale degli impianti nucleari, mentre tre erano alti ufficiali militari iraniani.

Secondo un rapporto della ONG, gli attacchi avvenuti da venerdì scorso hanno colpito 18 province iraniane, utilizzando, tra le altre armi, caccia F-35, missili balistici e da crociera e droni, alcuni dei quali piccoli droni "suicidi".

L'organizzazione ha sollecitato il rispetto del diritto internazionale umanitario affinché i civili non siano presi di mira negli attacchi, sottolineando che alcuni di essi hanno colpito aree residenziali, centri sanitari e centri educativi, senza alcuna prova che siano stati utilizzati dall'Iran per scopi militari.

Inoltre, ha espresso crescente preoccupazione per le possibili violazioni del diritto internazionale, come i danni alle strutture sanitarie e ha invitato entrambe le parti a rispettare principi quali la proporzionalità e la prudenza nelle loro azioni e a garantire l'accesso agli aiuti umanitari.

L'offensiva israeliana iniziata venerdì mattina ha causato più di 100 morti, secondo i media iraniani, una cifra che non è stata confermata dalle autorità.

Il Ministero della Salute iraniano ha affermato che la maggior parte dei morti e dei feriti sono civili, soprattutto donne e bambini. , negli attacchi alle aree residenziali, ma non ha fornito dati specifici.

Le autorità hanno confermato la morte di almeno 15 alti ufficiali delle Forze Armate e di nove scienziati nucleari.