Ecomondo Rimini premia l’Oasi Laguna del Re: a Manfredonia il primo posto per il recupero ambientale

Un premio, il Primo premio, al Centro Studi Naturalistici Onlus di Manfredonia, per “Interventi di ripristino della natura” realizzati nell’Oasi Laguna del Re. A conferirlo “Ecomondo” nel corso della 15esima fiera di Rimini, evento internazionale della green and circular economy, un laboratorio di futuro, dove la sostenibilità si traduce in impresa, per affrontare le grandi sfide del nostro tempo.
“La vincita del primo premio per lo sviluppo sostenibile grazie alla realizzazione dell’Oasi Laguna del Re, rappresenta per la città di Manfredonia un traguardo di grande valore ambientale, culturale e sociale. Questo riconoscimento testimonia l’impegno del territorio nella tutela della biodiversità, nella salvaguardia degli ecosistemi costieri e nella valorizzazione delle proprie risorse naturali”: l’ingegnere Matteo Orsino, responsabile dell’Oasi Laguna del Re, per la ricerca e la progettazione delle attività dell’Oasi, è orgogliosamente soddisfatto del prestigioso riconoscimento per la realizzazione di un’opera di significative prospettive in un contesto territoriale diffusamente trascurato e spesso aggredito, come è successo nell’agosto scorso alla vicina Oasi Lago Salso devastata da un “misterioso” incendio.
“La Laguna del Re – rileva Orsino – è oggi simbolo di equilibrio tra attività umane e natura, e rafforza l’immagine della città come modello di gestione responsabile. Questo traguardo è stato possibile grazie alle sinergie sviluppate negli anni tra il Consorzio di Bonifica per la Capitanata, il Comune di Manfredonia e gli enti del Terzo Settore (Daunia Tur, Fare Natura e WWF Foggia) impegnati nel recupero ambientale, nella sensibilizzazione e nella promozione del territorio. Il premio rappresenta infine uno stimolo a proseguire sulla strada dello sviluppo sostenibile”.
L’Oasi Laguna del Re è parte della rete Oasi della Federazione nazionale Pro Natura, la più antica associazione ambientalista d’Italia. Si estende su 40 ettari di terreno a pochi chilometri da Manfredonia, a ridosso della riviera sipontina. Una zona umida costiera che offre un mosaico di habitat unici. Qui la natura si esprime in tutta la sua bellezza e complessità.
“Tra i 280 progetti esaminati il nostro impegno pluriennale per il recupero della Laguna del Re ha brillato, è stato riconosciuto per la sua complessità e per i risultati ambiziosi conseguiti. Un successo che celebra legalità, biodiversità e una fruttuosa collaborazione istituzionale, frutto di un vero lavoro di squadra che ha visto al nostro fianco il Consorzio di Bonifica della Capitanata e il Comune di Manfredonia” annota Vincenzo Rizzi, fondatore nel 1995 del Centro Studi Naturalistici e vice presidente nazionale di Pro Natura, la cui attenzione è ora rivolta a “creare l’Ecomuseo del Golfo di Manfredonia connettendo tutti i contenitori culturali e il vasto patrimonio ambientale e paesaggistico del territorio in un unico straordinario ecomuseo”.
L’area è stata riqualificata grazie al progetto LIFE “Zone Umide Sipontine” finanziato dall’Unione Europea e realizzato con successo dalla Regione Puglia, Consorzio di Bonifica della Capitanata e Centro Studi naturalistici Onlus, che gestisce l’Oasi. Si è trattato di un importante recupero naturalistico di un’area occupata da numerosi manufatti abusivi, con la rifunzionalizzazione idraulica, riapertura di canali, scavo di valli e installazione di sistemi di regolazione del ricambio idrico.
L’Oasi è naturalmente offerta al grande pubblico accompagnato con visite guidate organizzate da Daunia Tur. L’area è stata dotata di un centro visitatori e attrezzata con capanni e altane per il birdwatching, una passerella che attraversa tutta la laguna e vari sentieri percorribili a piedi, in bicicletta, a cavallo.
“L’impegno è ora quello – auspica Rizzi – di rilanciare l’Oasi Lago Salso: l’intento è quello di ridare vita a quest’altro gioiello naturale attraverso un processo di coprogettazione inclusivo, coinvolgendo attivamente il Comune, l’Ente Parco, l’Università di Foggia, AFORIS, WWF e l’ATS Monte Maggiore. L’appello verso il Comune di Manfredonia, l’Ente Parco del Gargano è quello di unirci per restituire vitalità a quella preziosa area umida per un futuro più verde e sostenibile”.
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