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Guerra Iran-Israele, Teheran ‘buca’ di nuovo le difese dello Stato ebraico a Be’er Shiva: il vertice di Ginevra parte male

Guerra Iran-Israele, Teheran ‘buca’ di nuovo le difese dello Stato ebraico a Be’er Shiva: il vertice di Ginevra parte male

Giunti all’ottavo giorno di conflitto tra Israele e Iran, con reciproci bombardamenti tra le due potenze regionali, per la prima volta si muove la macchina della diplomazia. Oggi è infatti in programma a Ginevra, in Svizzera un incontro tra il ministro degli Esteri iraniano e alcuni suoi omologhi europei, primo vertice in presenza tra rappresentanti dell’Iran e dei Paesi occidentali dall’inizio degli attacchi.

Il vertice diplomatico di Ginevra

Obiettivo dell’incontro, che vedrà presenti i ministri di Regno Unito, Francia, Germania e con l’Alta rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari esteri, l’estone Kallas, è convincere l’Iran a riprendere i negoziati sul nucleare con gli Stati Uniti di Donald Trump, che giovedì sera ha chiarito che potrebbero volerci fino a due settimane prima che prenda una decisione sull’intervento militare di Washington nel conflitto.

Vertice che non si apre sotto i migliori auspici. Oltre infatti alla ormai ben nota debolezza europea in Medio Oriente, dove Bruxelles e i leader dei principali Paesi Ue non toccano palla, anche da Teheran arrivano messaggi chiari sull’importanza del summit.

Il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha spiegato alla tv di Stato iraniana che la Repubblica Islamica non inizierà nessun nuovo negoziato finché Israele continuerà ad attaccare il Paese.

La vulnerabilità israeliana nei cieli

Intanto “sul campo” l’Iran sta dimostrando che, nonostante gli attacchi subiti in questa settimana, dispone ancora di una notevole potenza di fuoco ma che soprattutto le difese israeliane sono vulnerabili.

Per il secondo giorno consecutivo la città di Be’er Sheva ha subito un importante attacco dopo quello che aveva colpito il principale ospedale della città, il più grande nel sud di Israele.

Un singolo missile balistico iraniano è caduto in un parcheggio vicino a edifici residenziali ha distrutto diversi appartamenti, lasciato un cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate di edifici e balconi crollati: sono segnalati sette feriti nell’esplosione. L’IDF, le forze di difesa israeliane, hanno ammesso il buco nella difesa aerea, spiegando che un malfunzionamento del sistema intercettore è la causa del mancato abbattimento del missile iraniano che ha colpito stamattina Be’er Sheva.

Gli attacchi in Iran

Sull’altro fronte l’aeronautica israeliana ha rivendicato un nuovo attacco contro il regime dell’Ayatollah Khamenei, annunciando di aver colpito decine di strutture militari iraniane e un sito di ricerca nucleare. Israele ha detto che tra gli obiettivi c’erano diversi siti in cui venivano prodotti missili, a Teheran, e la sede centrale del programma nucleare iraniano, già colpita nei giorni scorsi.

Nel Paese è salito ad almeno 657 morti stimati e oltre 2.000 feriti il bilancio indicativo delle vittime dei raid condotti da Israele, secondo quanto riferisce Human Rights Activists News Agency (Hrana), organizzazione non governativa indipendente iraniana che si occupa di diritti umani.

l'Unità

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