Vademecum contro i furti in casa. Quali sono gli orari critici? Ecco come si muovono i georgiani

Roma, 18 agosto 2025 – Furti in casa, cosa fare? Intanto: provate a non raccontare le vostre vacanze ai follower, piuttosto avvisate i vicini. Perché sui social hanno occhi anche i topi d'appartamento, tra le bande specializzate ancora oggi spopolano i georgiani.
L’ultima vittima illustre dei ladri è Fiorello, colpo grosso e villa svaligiata alla Camilluccia di Roma. Ma non serve scomodare i vip, questo è il reato più odioso, per gli italiani.

Il dossier diffuso dal Viminale come di consueto per Ferragosto, segnala un calo del 7,7% dei furti in generale: tra il 1° gennaio 2025 e il 31 luglio, quelli denunciati sono stati 559.143, contro i 605.968 dello stesso periodo, nel 2024.
A questo link i dati del dossier Viminale
La sicurezza domesticaCensis e Verisure Italia da tre anni aggiornano l’“Osservatorio sulla sicurezza della casa”. Chi vende sistemi di allarme si allea con chi fa parlare i numeri per avere una fotografia chiara. Primo dato: ogni giorno in Italia si consumano più di 400 colpi in abitazione. Nel 2023 sono stati quasi 148mila, poco meno di 150mila se mettiamo nel conto anche le rapine, con un bel salto rispetto all’anno precedente. Sarà per questo che quando è stato chiesto agli italiani: cosa temete di più?, il 48% non ha avuto dubbi e ha indicato proprio quello, a distanza siderale da aggressioni (22,4%) e rapine (16%).
E nel 2024? L’associazione Antigone, sempre su dati del ministero dell’Interno, ha rilevato che nel primo semestre dell’anno scorso le denunce di furti – in questo caso la categoria è generale - sono aumentate del 2,26%: erano 487.249, sono diventate 498.299.
Ancora, sempre dal Censis: un italiano su quattro ha vissuto personalmente l’esperienza, almeno una volta; la fascia oraria che risulta prediletta dai ladri è quella del pomeriggio, tra le 14 e le 20. Quasi sette derubati su 10 dicono che l’abitazione era vuota. Infine, il rapporto ha ‘costruito’ un indice regionale della sicurezza domestica: al primo posto le Marche, all’ultimo c’è il Lazio.
Chi sono i signori dei furti in casaI signori dei furti non lasciano segni del loro passaggio, almeno sulla porta d’ingresso. “Apri e ti chiedi, ma non avevo chiuso con la doppia mandata? Ecco, quando succede, di solito la casa è stata visitata”. I signori dei furti in abitazione sono sempre gli stessi, “quando non c’è segno di effrazione, questo spesso è un marchio della criminalità di matrice georgiana”. Guglielmo Battisti, primo dirigente della Polizia di Stato, da aprile capo della Squadra mobile di Bologna, nell’ultima operazione ne ha arrestati 8. Quando lavorava a Reggio Emilia, aveva scoperto una sorta di scuola, i più giovani imparavano il ‘mestiere’ dai più vecchi, sul banco degli attrezzi. Basta guardare le foto degli arnesi sequestrati per capire: un arsenale dello scasso per cercare il punto debole di serrature e finestre, in apparenza inespugnabili. Non così rassicurante, nei giorni del grande esodo, quando gli italiani provano a godersi qualche giorno di ferie (prezzi permettendo).
Come difendersi dai furtiMa allora qual è lo strumento di difesa più efficace contro i ladri? Il capo della Mobile non ha dubbi: “Vorremmo tutti avere un poliziotto sotto casa, e naturalmente questo non è possibile. Ma abbiamo tutti dei vicini. In moltissimi sopralluoghi di furto capita di fare domande a chi vive accanto al derubato e capita di sentirsi rispondere: ma io quella famiglia non la conosco... Vanno, vengono, non so... Quindi la prima difesa è riappropriarsi di un sentimento di comunità”.
Poi, naturalmente, valgono sempre “le regole di buon senso: dotarsi di una serratura robusta, di allarme e videosorveglianza, da pubblicizzare bene”. I punti usati per violare la nostra tranquillità sono sempre gli stessi: giardino, finestra, balcone, porta d’ingresso.
Vacanze, anziani e solitudineQuesti sono anche giorni di vacanze e di anziani soli, in città. “Le chiamiamo truffe ma di fatto sono furti – riflette Battisti -. Spesso i ladri entrano in casa facendosi aprire dalla persona anziana. Sono predatori, approfittano della fiducia nel prossimo o nelle istituzioni. Si presentano come poliziotti, carabinieri, operatori del gas. La domanda può essere, ’dove tiene i valori, controlliamo, abbiamo saputo che ci sono stati dei furti…’. Intanto la borsa scompare. Su questo, non bisogna avere timori a nutrire sospetti. E ricordiamo che ci sono sempre 112 e 113, prendiamoci il tempo che serve”.
Il caso Lino BanfiIl nonno d’Italia, Lino Banfi, l’anno scorso è stato ‘arruolato’ dall’Arma dei carabinieri come testimonial contro le truffe agli anziani. E proprio sabato il popolarissimo attore, che occupa un posto fisso nel cuore degli italiani, ha denunciato di essere stato ingannato con l’intelligenza artificiale. La sua voce è stata riprodotta per reclamizzare una crema. Già partita la denuncia.
Tre cose da fare prima di partirePrima di chiudere la porta di casa, vale la pena fare mente locale e organizzarsi così: “Possibilmente non sbandierare la partenza sullo stato Whatsapp e non postarla su Facebook. Non sappiamo come possono essere usate queste informazioni. Poi non è prudente lasciare valori, perché i furti ormai sono consumati su cose che si possono trasportare, oltre a borsette griffate si rubano soprattutto soldi e gioielli. Se partiamo per un lungo periodo, mettiamoli al sicuro nelle cassette di sicurezza. E ricordiamoci di avvisare i vicini”.
Come si muovono le bande di ladri“I furti in abitazione di solito vengono denunciati, anche perché c’è voglia di parlarne – sottolinea il dirigente della polizia -. Come si muovono le bande? Noi vediamo spesso che sono estremamente mobili. Cambiano anche da un momento all’altro. Per dire: i georgiani che abbiamo arrestato vivevano in un B&B, con macchine a noleggio, sempre intestate ad altre persone. Alla fine, sono dei fantasmi. Almeno quelli che lo fanno di mestiere. Non lasciano tracce, non lasciano nulla di intestato, magari si appoggiano a un connazionale, che fornisce una base logistica. Le segnalazioni sono importanti perché ci consentono di rilevare il fenomeno. Perché spesso arriviamo un po’ tardi, soprattutto nel periodo di vacanza. Il furto viene constatato dopo due settimane, ma quel gruppo nel frattempo si è già spostato”.
Il ruolo delle donneE che ruolo hanno le donne? "Nella mia esperienza di solito danno ospitalità. Ho indagato su un gruppo di nomadi che usavano i minori per i furti. Quei ragazzi non erano imputabili perché al di sotto dei 14 anni. Ma erano furti molto grezzi, con il cacciavite o la rottura di una finestra, senza verifiche preliminari".
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