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I veti di Decaro inguaiano il Pd in Puglia. Accordo con De Luca: la candidatura di Fico in Campania è più vicina

I veti di Decaro inguaiano il Pd in Puglia. Accordo con De Luca: la candidatura di Fico in Campania è più vicina

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Misiani in missione a Napoli, vede Fico e Manfredi. De Luca jr verso la segreteria dem. Intanto Bonaccini invita il presidente pugliese a fare un passo indietro, mentre Decaro valuta anche di correre da solo. Oggi si riunisce la segreteria regionale dem "per tutelare l'unità del centrosinistra"

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Incontri, riunioni e trattative. Per accelerare sulla candidatura di Roberto Fico in Campania – risolvendo la partita con il presidente uscente Vincenzo De Luca – e per sbloccare il complicato stallo pugliese su Antonio Decaro, dove la soluzione sembra ancora lontana e oggi è stata convocata la segretaria regionale

Il Pd si muove, o almeno ci prova. Ieri a Napoli è stato avvistato Antonio Misiani, il commissario dem in regione. Ha incontrato il candidato in pectore Fico, ha visto il sindaco Gaetano Manfredi, per ragionare di liste e del percorso che dovrà rendere ufficiale il nome dell'ex presidente della Camera come rappresentante del centrosinistra. Lo schema prospettato, frutto di un'intesa con il governatore De Luca, prevede che nei prossimi giorni venga indetto il congresso del Pd in Campania – commissariato dal 2023– per dare il via libera a Fico. La carica di segretario regionale dovrebbe andare invece al figlio del presidente, Piero De Luca. La sua dovrebbe essere una candidatura unitaria, è quello che si augurano Schlein&Co. Sebbene i nemici interni del governatore campano, Sandro Ruotolo e Marco Sarracino su tutti, non gradiscano questo percorso. Si cerca quindi un compromesso per evitare nuove fratture, affidando a loro l'indicazione del prossimo segretario della federazione di Napoli. Mentre Vincenzo De Luca dovrebbe presentare alle regionali una lista (forse due) con i suoi candidati di riferimento.

Ma se in Campania la soluzione sembra più vicina, in Puglia prosegue l'impasse. Dopo settimane di voci e retroscena (che retroscena non erano), Decaro è uscito allo scoperto esprimendo pubblicamente il veto su Michele Emiliano e Nichi Vendola. Con loro in campo non sarà il candidato in Puglia, ha spiegato. Qualche sera fa, presentando il suo libro a Savelletri in provincia di Brindisi, ha detto anche di non escludere la possibilità di mettersi in proprio. Aspetta un segnale da Elly Schlein, che per ora non si è esposta pubblicamente. Dal Nazareno, rivolgendosi a Emiliano, è arrivato un appello "alla generosità", Stefano Bonaccini, il presidente dei dem, dalle pagine di Repubblica, ha invitato il presidente pugliese a ripensarci: "Stimo Michele e gli dico: meglio sentirci utili, che indispensabili. Dopo aver guidato bene, per dieci anni, la Puglia, si può cambiare e svolgere ruoli altrettanto importanti e, come nel suo caso, meritati". Segnali che Decaro considera non ancora sufficienti.

Dal canto suo Emiliano, almeno per il momento, non sembra intenzionato al passo indietro. Mentre diversa è la pratica che riguarda Vendola, su cui i leader di Avs – Fratoianni e Bonelli – non sono disposti ad accettare veti, tanto più dopo che in Calabria la coalizione ha preferito il grillino Pasquale Tridico al nome proposto dai rossoverdi. Non a caso i leader di Avs hanno invitato Schlein – lo hanno detto anche al Foglio – a cambiare metodo, a dare maggior spazio alle loro istanze, chiedendo la fine del duopolio Pd-M5s.

Se ne capirà forse qualcosa in più a partire da questa sera: il leader del Pd pugliese Domenico De Santis ha convocato per oggi infatti la segretaria regionale, "con l'obiettivo di tenere un confronto per tutelare l'unità del centrosinistra nel percorso verso le elezioni regionali". Nei prossimi giorni proverà anche a mettere attorno a un tavolo i protagonisti della vicenda pugliese.

Di tempo ce n'è ancora un po', si voterà a novembre (così come in Campania) ma dal territorio nelle scorse settimane è emersa un po' di insofferenza. Il 5 settembre Elly Schlein è attesa alla Festa dell'Unità di Bisceglie (città di Francesco Boccia). Entro quella data i dem puntano a ricomporre il quadro e annunciare ufficialmente il nome di Decaro. O almeno questa è la speranza.

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