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Referendum: cinque Sì per battere l’arroganza di Meloni, unica premier ad invitare al non voto

Referendum: cinque Sì per battere l’arroganza di Meloni, unica premier ad invitare al non voto

Il voto di domenica e lunedì

Noi siamo qui a costruire l’alternativa. E cominciamo votando cinque Sì. Ma mi appello anche a chi è contrario a quei quesiti: ditelo che siete contrari, l’importante è andare a votare

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Questo è l’appello al voto della segretaria del Pd Elly Schlein

Domenica e lunedì gli italiani hanno l’occasione straordinaria di andare a votare cinque Sì ai referendum per contrastare la precarietà, per difendere i lavoratori licenziati ingiustamente, per aumentare la sicurezza sul lavoro e per dimezzare gli anni di residenza in Italia necessari a uno straniero per chiedere la cittadinanza italiana. Trovo vergognoso che la presidente del Consiglio stia facendo una campagna per l’astensione. Ha paura della partecipazione e ha paura dell’espressione libera del voto degli italiani su questioni fondamentali per la vita di tutti i giorni. Come quelle della cittadinanza, del lavoro, della precarietà.

Ho sentito che Giorgia Meloni si è detta del tutto contraria a dimezzare i tempi per ottenere la cittadinanza. La mia domanda per la premier è molto semplice: ma se è così contraria a dimezzare gli anni di attesa per la cittadinanza, perché non va a votare “No”? Perché vuole affossare questi referendum? Perché vuole che il voto di milioni di cittadini che comunque si recheranno alle urne non conti niente? A me sembra che questa sia una vergogna. Io dico a Giorgia Meloni: abbia almeno il coraggio di dire che è contraria anche ai referendum sul lavoro che contrastano la precarietà. L’ho sentita arrampicarsi sugli specchi. Dire che i referendum sul lavoro sono solo rese dei conti nella sinistra. Niente di più falso. Quelle di cui stiamo discutendo sono leggi dello Stato che i cittadini con il loro voto possono cambiare. È incredibile che il presidente del Consiglio non dica cosa pensa di alcune leggi dello Stato che questi referendum mettono in discussione. Allora abbia il coraggio di dire che è contraria ad aumentare le sicurezza sul lavoro e a contrastare la precarietà.

La verità è che questo governo da quando è in carica ha solo aumentato la precarietà. Ho letto oggi un’altra dichiarazione di Giorgia Meloni che mi ha sorpreso. Dice che l’esito delle regionali che si svolgeranno tra non molto non è dirimente per il governo. Le chiedo cosa sia dirimente per il suo governo. Forse i 25 mesi di fila di calo della produzione industriale italiana? Forse i salari tra i più bassi d’Europa, fotografati dall’Istat e dall’Eurostat? Forse le liste d’attesa che costringono sei milioni di italiani a rinunciare alle cure? Noi siamo qui a costruire l’alternativa. E cominciamo votando cinque Sì. Ma mi appello anche a chi è contrario a quei quesiti: ditelo che siete contrari, l’importante è andare a votare.

l'Unità

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