Gli olandesi prevedono che le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina riprenderanno presto

Il governo olandese prevede che le consegne di chip dagli stabilimenti cinesi di Nexperia riprenderanno nei prossimi giorni, in seguito a quelli che ha descritto come colloqui "costruttivi" con le autorità cinesi.

Il ministro degli Affari economici Vincent Karremans ha dichiarato in un aggiornamento di giovedì sera che le spedizioni di chip Nexperia dalla Cina all'Europa e ad altre parti del mondo dovrebbero raggiungere i clienti "nei prossimi giorni".

"I Paesi Bassi monitoreranno e sosterranno attentamente questi sviluppi e, ove necessario, adotteranno le misure appropriate da parte nostra", si legge nella dichiarazione del ministro.

L'agenzia di stampa Bloomberg afferma che ciò significa che il ministro è pronto a ritirare il suo ordine di acquisizione del 30 settembre se la Cina revoca il divieto di esportazione dei chip Nexperia, ma ciò non è stato confermato dal ministero.

A settembre, Karremans è intervenuto in Nexperia in base a una legge sulla sicurezza nazionale che consente al Ministero degli Affari Economici di bloccare o annullare le decisioni aziendali in casi eccezionali. Karremans ha affermato che la misura è stata adottata per salvaguardare le forniture di chip per le industrie olandesi ed europee.

Nexperia, con sede a Nimega , è stata acquisita nel 2019 dall'azienda elettronica cinese Wingtech. Ha un importante sito produttivo in Cina, che produce circa 50 miliardi di chip all'anno.

Dopo l'acquisizione da parte degli olandesi, la Cina ha imposto un divieto di esportazione, il che significa che quei chip non possono più uscire dal Paese e che le forniture all'industria automobilistica europea vengono interrotte.

Il giorno dopo, il tribunale aziendale di Amsterdam ha sospeso Zhang Xuezheng, amministratore delegato della società madre cinese Wingtech, dal suo incarico in Nexperia. Tutte le azioni della società, tranne una, sono state poste sotto il controllo di un amministratore indipendente.

Il Ministero degli Affari Economici ha rifiutato di commentare ulteriormente la situazione.