La storia della CO2 è la storia di tutto di Peter Brannen: quando gli scorpioni erano grandi come cani

Di NICK RENNISON
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L'anidride carbonica (CO2), scrive Peter Brannen, è "la sostanza stessa della vita". Senza di essa, non ci sarebbe la fotosintesi; senza fotosintesi non ci sarebbe la vita complessa sulla Terra. Il carbonio organico è in definitiva prodotto dalla CO2 e gli elementi costitutivi fondamentali della vita sono il carbonio organico. Il DNA è carbonio organico.
La CO2 è anche il "principale regolatore della temperatura terrestre". Deve essere presente nell'atmosfera nella giusta quantità per creare le condizioni per la vita.
Brannen sottolinea che "quando la CO2 è variata tra lo 0,1% e lo 0,018% dell'atmosfera, si è verificata la differenza tra gli alligatori del Circolo Polare Artico da un lato e l'equivalente dell'Antartide di ghiaccio che seppellisce il Nord America dall'altro". Brannen ci accompagna in un viaggio attraverso miliardi di anni di storia per dimostrare il suo titolo: la storia della CO2 è la storia di tutto.
La cosiddetta Esplosione Cambriana, avvenuta più di 500 milioni di anni fa, produsse quelli che Brannen definisce "esperimenti unici e da incubo agli albori della vita animale". Nel Carbonifero, 150 milioni di anni dopo, c'erano "libellule grandi come gabbiani... scorpioni grandi come golden retriever e millepiedi grandi come alligatori". Prosperavano anche alberi bizzarri, noti come lepidendroni. Con i loro tronchi di un verde brillante, sarebbero diventati il carbone che avrebbe dato impulso alla Rivoluzione Industriale.
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La storia della vita sulla Terra è stata costellata di estinzioni di massa. La peggiore in assoluto, a volte nota come la "Grande Morìa", ebbe luogo alla fine del Permiano, circa 250 milioni di anni fa. Fu il risultato di eruzioni vulcaniche in cui "una quantità di anidride carbonica sconvolgente per il pianeta" si riversò "fuori dalla Terra". Quasi tutti gli esseri viventi morirono, anche se ne sopravvissero abbastanza per rigenerare il pianeta.
Brannen si muove con eleganza attraverso le epoche della Terra. Il Miocene medio fu "l'ultima volta... in cui la CO2 raggiunse livelli altissimi, come potrebbe tornare a essere già nel 2050". Il mondo era un posto diverso. "Una Groenlandia verdeggiante... faceva onore al suo nome", mentre tartarughe e pappagalli vivevano in Siberia. Nel Pliocene, tre milioni di anni fa, la CO2 scese a 400 parti per milione nell'atmosfera. Il livello rimase al di sotto di tale livello fino a quando non risalì nuovamente nel 2016.
La storia si dirige verso la "supereruzione di CO2" causata dalle nostre attività. Stiamo "emettendo CO2 dieci volte più velocemente" rispetto all'ultima estinzione di massa. A questo ritmo, non otterremo un futuro a zero emissioni di carbonio o, come dice Brannen, "probabilmente nemmeno vivibile".
La sua storia sulla CO2 giunge a una conclusione amara. C'è ancora tempo per salvarci, ma è necessario agire ora.
Daily Mail